Adolescenti e Giovani Adulti

L’ADOLESCENZA: UN GRANDE CAMBIAMENTO CRITICO

 

Nel percorso evolutivo dell’individuo, un cambiamento fondamentale è costituito dalla pubertà, che preannuncia l’adolescenza:  il grande salto,  il trampolino di lancio verso l’autonomia, l’età adulta.

L’adolescenza è il cambiamento dove si “tirerà il dado” ed in cui inizia il lavoro di separazione dall’infanzia, dove i genitori sono i massimi riferimenti, quelli da cui il bambino sente che dipende quasi tutto. Molti fattori possono consentire od ostacolare questo percorso: nell’ultimo caso, il dado rimarrà silente (ma operativo) in attesa di essere lanciato durante il ciclo vitale dell’individuo.

In adolescenza, il più visibile ed evidente cambiamento che avviene è nel corpo, con i mutamenti che la crescita comporta. Questo cambiamento, per quanto “naturale”, è l’inizio di un volo che prevede parecchie turbolenze perché le sue implicazioni non sono solo biologiche e fisiche ma costituiscono anche un importante e profondo lavoro psichico.

A quest’età, tutto comincia a muoversi e se ciò è fisiologico, il mondo adulto non sempre è in grado di accogliere e comprendere le novità che compaiono in questo nuovo scenario.

Per quanto “in salute” l’adolescenza è un percorso “ad ostacoli”, con andate e ritorni ed un “buon adulto”, per accompagnare l’adolescente, deve poter innanzitutto accettare la separazione che questi propone, attraverso sfide, trasgressioni, sotterfugi…che sono però solo la “punta dell’iceberg” di un processo complesso che vede l’adolescente impegnato su più fronti fisici e psichici.

 

NON PIU’ BAMBINI, NON ANCORA GRANDI: UN EQUILIBRIO INSTABILE

 

Questo peculiare momento vede l’adolescente in un “equilibrio instabile”: sono molteplici i nodi che si creano e che si disfano a quest’età. E’ il tempo della separazione dalle figure genitoriali, dal corpo bambino che cambia, per entrare in una nuova dimensione che interpella i genitori in un nuovo e diverso dialogo, spesso irto di conflittualità e di chiusure.

Nella ricerca e costruzione di sé stesso, l’adolescente ha bisogno di uno spazio proprio, lontano dallo sguardo genitoriale, che può svolgersi in solitudine o accompagnato da un altro importante gruppo, quello dei pari.

Questo percorso, già delicato e difficile di per sé, a volte può complicarsi, sfociando in diversi tipi di manifestazioni sintomatiche, con diversi gradi di gravità.

Il ventaglio sintomatico può dispiegarsi in inibizioni di vario tipo (problemi di apprendimento, fobie scolastiche, isolamento dai propri coetanei) o in segnali più gravi di un disagio maggiormente strutturato:  depressione, attacchi al corpo (self-cutting, disturbi dell’alimentazione, dipendenze, tentativi di suicidio).

L’approdo di un adolescente ad un percorso psicologico,  può consentire la condivisione con un adulto “altro”, non solo dei propri problemi ma anche delle proprie esperienze, di nuove domande riguardo sé stesso in questo complesso momento che porta con sè timori, conflitti, che se opportunamente colti, può costituire lo snodo verso nuove aperture e cambiamenti.

In tutti i casi, il lavoro che si propone è quello di sostare in un’area di ascolto e di scambio che faciliti la possibilità di pensare sulle difficoltà, di valorizzare le risorse, di integrare aspetti ed elementi della propria storia e della propria personalità.

 

PERCHÉ È IMPORTANTE LAVORARE IN ETÀ ADOLESCENZIALE

 

I cambiamenti che avvengono in età adolescenziale, vedono implicati diversi aspetti della propria personalità ed aree della propria vita, orientando il destino di una persona in maniera molto significativa. La criticità che ne deriva può  diventare preziosa in quanto alle possibilità da cogliere. Proprio per questo, un intervento psicologico può far emergere con più facilità elementi che,  se lasciati sotto silenzio, possono irrigidirsi in pseudo equilibri, volti a mascherare fragilità e bisogni non soddisfatti, impedendo il dispiegarsi delle capacità creative della persona.

La terapia con l’adolescente può quindi diventare un valido spazio alleato con le sue potenzialità, volto al superamento degli ostacoli che impediscono, in maggior o minore misura, uno sviluppo congruo ed equilibrato per l’individuazione delle proprie risorse e la  realizzazione delle proprie attitudini, che altrimenti correrebbero il rischio di non potersi esprimere piena e libera-mente.