Sostegno alla genitorialità

QUANDO LA CONSULTAZIONE CON I GENITORI

Vi sono casi in cui l’adolescente rifiuta l’incontro con lo psicoterapeuta, con la conseguente angoscia che questo può generare nei genitori.
In circostanze come queste, è possibile fare un lavoro con la coppia genitoriale, volto a sostenere la medesima e dare nuove letture a situazioni che vedono implicati tutti i componenti del gruppo familiare, in una “impasse” le cui dinamiche si ripetono, senza che si intravedano segni che portino all’evoluzione ed al superamento di sovra-determinazioni in cui ci si vede “impigliati”.
L’ascolto da parte dello psicoterapeuta, scevro da giudizi e lungi da cercare un “colpevole”, sarà orientato piuttosto ad accogliere la legittima preoccupazione da parte dei genitori e, attraverso di essi, dare voce alla sofferenza dell’adolescente.

“I cambiamenti dell’adolescenza si possono realizzare, e i compiti evolutivi possono essere assolti, se l’adolescente trova uno spazio-ambiente, nella mente dell’adulto di riferimento, che gli è utile per adolescere. Il lavoro psichico necessario all’adolescente per la conquista della propria dimensione di adulto si realizza con la disponibilità intima, profonda dell’adulto a garantirgli questo spazio e nel predisporsi, a riconfigurare a sua volta il proprio essere adulto vis a vis con se stesso e con l’adolescente”. Adriana Maltese